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I principali tipi di colorazioni per capelli

- Categorie : Articoli , Capelli

Quando si desidera cambiare colore ai capelli, prima di tutte le altre c'è la scelta più difficile, ovvero quella relativa alla nuance. Capelli biondi, castani, rossi, corvini, azzurri? Per prendere la decisione giusta bisogna affidarsi ai propri gusti, al colore naturale dei capelli, al sottotono della pelle, al colore degli occhi, alla stagione, al trend del momento... insomma, non si tratta di un gioco da ragazzi, ma è proprio per questo motivo che scegliere la tintura per capelli è di volta in volta così entusiasmante!

Ma attenzione: quando si deve acquistare una colorazione oppure l'altra non ci si deve certo soffermare unicamente sulle nuance. No, ci sono altri fattori differenzianti che devono essere presi in considerazione. Non è infatti, unicamente una questione di pigmenti. In commercio esistono infatti diversi tipi di colorazioni, con formulazioni diametralmente diverse. Abbiamo così delle tinte per capelli permanenti, pensate e sviluppate per durare a lungo, resistendo ai lavaggi come ai fattori esterni. Ci sono poi le tinture semipermanenti, che hanno una durata non superiore ai due mesi. E infine, ci sono le colorazioni temporanee, che si limitano in realtà ad aggiungere dei riflessi alla chioma, per poi scomparire totalmente dopo un numero limitato di shampoo

Ma le decisioni da prendere non finiscono qua. Bisogna poi valutare quale scegliere tra tinture con ammoniaca, colorazioni senza ammoniaca, tinte vegetali e via dicendo. Cosa è necessario sapere prima di scegliere quelle più adatte ai propri scopi? 

Un ripasso veloce della storia delle tinture per capelli

Il fatto di avere a che fare con diversi tipi di tinture per capelli non può e non deve stupire. Da secoli, anzi, da millenni gli umani mettono a punto delle lozioni per cambiare il colore dei capelli, e ogni epoca ha avuto così le sue formulazioni specifiche. Quelle che conosciamo oggi sono quindi il frutto di una lunga, lunghissima ricerca, volta da una parte ad assicurare delle tinte intense, luminose e durature, e dall'altra a garantire un alto livello di benessere per il capello e per il cuoio capelluto. 

A quanto pare la colorazione dei capelli era diffusa già nel Neolitico. Per dare un altro colore alla chioma, a quei tempi, si usavano sostanze come la terra d'ocra, per avere risultati tra il giallo e il rosso. Sappiamo poi che nell'Antico Egitto il colorante più usato era l'henné, molto abbondante lungo le acque del Nilo, il quale talvolta veniva mescolato insieme ad altre sostanze (come per esempio il sangue di bue) per ottenere colorazioni diverse. 

Durante l'Impero Romano, nel corso dei secoli, si ebbero diverse mode quanto a colorazioni dei capelli: si parla di matrone romane dai capelli azzurri, nonché del diffondersi della moda di schiarire i capelli con della calce viva per imitare le chiome delle “barbare” del nord. Nei secoli successivi le formule utilizzate per colorare i capelli divennero via via più complicate, per arrivare alle misture di radici, di bile e di farine usate da donne come Beatrice Sforza. 

I principali tipi di tinture per capelli

Tinture ammoniacali a ossidazione

Iniziamo con le tinture ammoniacali a ossidazione, e quindi dalle colorazioni permanenti per antonomasia. Si tratta di tinte che penetrano in profondità nel capello, senza fermarsi alla superficie, portandosi quindi verso il fusto con un'alterazione della melanina. I coloranti a ossidazione sono tipicamente creati con ammoniaca e necessitano di miscelazione con crema ossidante prima dell'effettivo utilizzo sui capelli. Da una parte avremo quindi il prodotto alcalino (a base di ammoniaca), e dall'altra il prodotto sviluppatore a ossidazione. Di fatto l'agente alcalino ha il ruolo di spianare la strada all'agente colorante, il quale può così agire indisturbato e colorare in profondità il capello.

Proprio per la profondità che riescono a raggiungere, le tinture a ossidazione sono le più indicate per chi desidera una tintura duratura e coprente, per eliminare del tutto i capelli bianchi. Nell’inci di queste tinture troveremo, oltre ai pigmenti coloranti, sostanze antiossidanti e ingredienti volti a riequilibrare il livello di pH. 

Tinture senza ammoniaca

Abbiamo visto che le tipiche tinture a ossidazione sono realizzate con dell'ammoniaca, sostanza che ha il ruolo di rendere alcalino il pH, per aprire le cuticole del capello e favorire la penetrazione in profondità dell'agente colorante. L'ammoniaca, però, presenta alcuni svantaggi, come per esempio l'odore non del tutto piacevole. Per questo motivo esistono delle tinture permanenti senza ammoniaca, in cui questa sostanza viene sostituita con altri ingredienti, tra i quali si individuano per esempio l'etanolammina e la monoetanolammina. Il principio di funzionamento di questi tinte resta in ogni caso il medesimo, con l'agente alcalino che apre le squame dei capelli per spianare la via al colorante. 

Tinture temporanee

Grazie alla profondità garantita dall'agente alcalino, le tinture a ossidazione promettono colorazioni molto resistenti. È diverso ovviamente il discorso per le tinture temporanee, le quali agiscono solo sulla superficie del capello. Parliamo in questo caso di prodotti già pronti all'uso, senza miscelazioni necessarie. La facilità di utilizzo si scontra però non solo con una minore durata della tinta, ma anche con una minore intensità: queste tinte pronte non sono infatti adatte per coprire in modo efficace eventuali capelli bianchi. A pH leggermente acido o neutro, queste tinte sono ottime per chi cerca una nuova sfumatura.

Uno dei più famosi colori temporanei per capelli è sicuramente il Crazy Color della Renbow. 

Tinture vegetali

Come è facile intuire, queste colorazioni si distinguono per l'utilizzo di sostanze di origine vegetale. Troviamo quindi tinte all'henné, all'indaco, alla camomilla (o meglio, all'azulene) che permettono di donare ai capelli dei riflessi di volta in volta ramati, bruni o chiari e lucenti. Il vantaggio di usare delle tinture vegetali sta nell’assoluta sicurezza del prodotto, che molto raramente dà luogo ad allergie; di contro, il risultato non è una vera e propria colorazione quando invece un riflesso, che scompare dopo un numero limitato di lavaggi.

Recentemente sono state sviluppate delle colorazioni a base vegetale con formulazioni innovative in grado di assicurare una perfetta copertura dei capelli bianchi fin dalla prima applicazione senza danneggiare la struttura del capello, ma nutrendolo in profondità e fornendo risultati estremamente naturali, intensi e duraturi. Una delle colorazioni vegetali che sta riscuotendo maggiori apprezzamenti tra gli amanti delle tinture naturali è senz’altro il Comply Color del brand Biocomply.

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